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Viados

Quando tramonta il sole,
all'imbrunire,
le Favelas di Rio
partoriscono sconci.
Nelle baracche illuminate
da lampade di fortuna
e dal chiaro della luna,
si vestono e si truccano
i figli della notte.

Le nuove Cortigiane
hanno il viso pulito
di innocenti fanciulli
e l'Anima nera
come la notte che li accoglie.
Uno stuolo di vecchi marpioni,
la pancia grossa
e lezzo di grasso,
con alle spalle
una vita da Viados,
seguono attente
la vestizione.

Attingono e sciorinano
furbizie di vita
dal loro passato.

Docenti del vizio!

A metà sera,
come per intesa,
per gli Ibridi cloni
inizia l'attesa.
Ancheggi e sorrisi
a l'Arcos da Lapa,
ad Ipanema, Copacabana.
Gli amanti di trasgressioni
trovano petti artefatti
e mascoline erezioni.

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 24/05/2012 10:38
    apprezzata complimenti ezio

12 commenti:

  • Ezio Grieco il 20/12/2009 22:12
    Ciao Vincenzo, grazie del bel commento.
    cl
  • Ezio Grieco il 20/12/2009 22:11
    Ciao Morena, grazie infinite!
    cl
  • vincent corbo il 05/12/2009 12:48
    Bellissima. Chissà perchè nelle tue poesie vedo i colori. Questà è di un caldo color ambra.
  • morena paolini il 14/11/2009 11:42
    Il contenuto è toccante! Scritto in modo abile, almeno per me. Morena.
  • Ezio Grieco il 11/11/2009 01:10
    Ciao Sophie, dove sei stata?
    Grazie per il commento.
    cl
  • Anonimo il 10/11/2009 18:58
    Molto intensa... concordo anch'io col Capitaine. Bravò
  • Ezio Grieco il 06/11/2009 12:07
    Grazie Lory, Giusi, Vincenzo, Vincenzo S. Bruno, grazie per averla letta.
    ... per te capitano, una... parolina in più...
    Hai ragione quando dici: sensibilità diverse, ma il mio testo non intendeva minare la sensibilità del diverso; parlo di sconci in quanto, assistere e dirigere la vestizione di un fanciullo (parliamo di tredicenni) ed avviarlo sulla strada della prostituzione, che cosa è se non uno sconcio?
    Il testo, per quanto è la mia intenzione, non entra in nessun passaggio nella diversità e nel diritto di viverla.
    E nemmanco voglio entrare nelle polemiche scoppiate dopo il caso Marrazzo, e però constato che il suo vivere la diversità ha minato il convivere di tutta una comunità, e mi spiego: ribadito che il sesso è una componente importantissima della vita ed è un fatto personale ed ogniuno lo vive a modo suo, il sig. Marrazzo non è criticabile in quanto diverso, bensì per aver fatto intendere la sua diversità come un vizio, ed i vizi sono da "censura" quando si riveste una certa carica pubblica, tanto più che i vizi di persone in "vista" sono anche ricattabili.
    Il testo parla di "sconci" e "trasgressioni" e penso di averlo ribadito con questa appendice.
    Ciao vincè, un abbraccio
    clezio
  • Anonimo il 05/11/2009 21:58
    Piaciuta.
  • Vincenzo Scognamiglio il 05/11/2009 21:45
    Concordo con Vincenzo e Giusi
  • Vincenzo Capitanucci il 05/11/2009 17:20
    Non sono sconci... sono sensibilità diverse..
  • giusi boccuni il 05/11/2009 14:40
    storie di strada, vizi privati, vecchie e nuove drammatiche storie, a Rio come a Roma, come ovunque... quanta solitudine in chi vende e talvolta anche in chi compra, in chi offre ed in chi cerca...
  • loretta margherita citarei il 05/11/2009 14:28
    vamos muchacito, adelande! fantasiosa

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