Lo sento nel sangue,
sussurrarmi
del mio essere e del mio non essere,
del senso dato alla mia vita,
di quello non dato,
del mio amare e del mio non amare,
di me infinitamente solo
senza amore.
Come eco di memoria
si dissolve nella mia anima,
con rimpianto e rimorso
per l'uomo che sono,
per l'altro che potrei essere.
Come cristalli policromi,
si frantuma in evanescenze
di dolore,
parlandomi di me
che non conosco!