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Un diario

UN DIARIO

Rovistando tra le cose
dimenticate dal tempo
nell’angolo grigio, nascosto
di un lontano ricordo
coperto da pesanti fardelli,
l’ho ritrovato
lui, il mio primo unico
Diario.

Pensato allora per durare negli anni
con bordi d’ottone, scritta dorata
1950.

Le pagine non profumano più di sole
ma di muffa
il bianco dei fogli a tratti ingiallito
la scritta un po’ sbilenca sbiadita
sembra non mia
come un sogno che non appartiene.

La mano trema
accarezzando la pagina,
mentre il fiore posato a ricordo
compresso dal tempo, si libera
come farfalla fluttua nell’aria
lascia indelebile impronta
mentre un leggero profumo di viola
riverbera un lontano splendore.

Si vela la vista
distorta da lacrima nata dal cuore
non serve che leggo
li è scritto l’amore.

L’amore che e nato al primo bacio di mamma,
poi….,
nell’alba e su un prato fiorito,
sull’onda che corre
nell’oceano infinito,
nella stella che brilla
dispersa nel tempo,
nel primo bacio d'amore donato da Paola.

Mio segreto dimenticato diario,
su ogni tua pagina che ho scritto
su quelle restate in bianco
in virtù d’ogni parola
nell’eco dell’infanzia
nella nuda solitudine
sulla soglia del nulla
nell’immemore speranza
ho scritto l’amore.

Bruno Gasparri

Dedicato a tutti i “Diari” dimenticati

 

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