Plenilunio stanotte,
nel cielo gelido
d'inverno.
Par che danzi e canti
la luna, gitana,
agitando la gonna
di nubi luminose,
con al petto appuntata,
una stella malinconica.
Ammalia la notte,
il suo canto
triste ed innamorato,
forse, come gli umani,
teme la solitudine.
Estasiata la osservo,
le mi offre
la rosa rossa,
appoggiata al suo orecchio,
inebriandomi.
Si culla l'anima mia,
in versi d'amore,
si scioglie.