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Ladro di ogni cosa

Il più bel silenzio prende parte
a tutti i secondi che passano
in un pomeriggio di novembre, stanco,
scuro ancor prima del risveglio.
Le gocce suonano e ballano sul tetto
libere ed infelici, allo stesso tempo.
Creano la loro melodia, il passo
che nessuno credeva esistesse.
Proprio il silenzio le accompagna,
in una camera scura, profumata di tabacco,
colma di pensieri ed illusione.
Il piacere di ascoltare questa infelicità
commuove,
e distrugge tutte le protezioni del cosmo.
Gli occhi si muovono
in questo silenzio incantevole
si muovono come le gocce,
al loro ritmo,
alla velocità della loro paura.
Questa incertezza, questa non sicura
sopravvivenza,
rende tutto il resto superfluo,
vuoto
singolare nella sua magnificenza.
Le onde dell'acqua piovana,
frustate dal demonio meccanico
fingono di essere mare
di essere le sole cose importanti
presenti sulla terra.
Ma è forse così?
Il silenzio cosparge la malinconia
l'assidua sensazione di strazio.
È giorno, ma è notte perenne,
non vi è bagliore,
perché il silenzio ha rubato
ogni cosa.

 

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4 commenti:

  • Giusy Lupi il 15/11/2011 17:45
    ... perchè il silenzio ha rubato ogni cosa...
    Bellissima poesia struggente e ricca di emozioni...
    La fine mi ha colpito moltissimo. A presto Giusy
  • Simone Suzzi il 12/11/2009 13:02
    delicata
  • anna rita pincopallo il 11/11/2009 13:30
    apprezzata moltissimo. bravo
  • Anonimo il 08/11/2009 21:25
    Il silenzio e la malinconia dell'anima a braccetto con le gocce di pioggia libere ed infelici... rendono magnifica la solitudine!!! Reale l'angoscia di un futuro vuoto... bellissima Aleks!!
    Ti bacio
    Dani

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