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A Piero

... Guardo con rabbia
questi fiori
che ti coprono mesti.

Vorrei averti di fronte
ora che con gli anni
sono diventata
forte come te,
cattiva come te
più forte e più cattiva di te...

vorrei averti di fronte...
per pareggiare il conto.

Riaffiorano i ricordi
dal passato
tutti presenti,
vivi,
e intrisi di paura,
quella paura
che da vent'anni ormai
mi porto addosso.

Tu della vita
ti sei perso tutto
tua figlia,
i suoi successi
i nipotini ed i loro giochi
tutto annegato
dentro una bottiglia
che ti ha portato con se
alla deriva

Adesso
che spaventato e solo
affronti lo sguardo
severo della morte.
per coprirti gli occhi
non hai che un nastro viola
che porta inciso sopra
solo il mio nome...

... il nome di chi ti
ha amato tanto
e che tanto
ti ho saputo odiare.

... Guardo questi fiori
che ti coprono mesti...

la rabbia si scioglie
in un sospiro triste...

.. adesso sei li sotto...
... anche i ricordi

e non potrai mai più
fare del male.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • cristiano comelli il 25/01/2015 18:47
    Piero avrà magari fatto anche qualcosa di buono, o no? In ogni caso la morte azzera l'odio perchè manca l'oggetto di questo odio, al massimo ci si rifugia nell'indifferenza.

3 commenti:

  • Simonetta Mastromatteo il 04/10/2010 17:00
    Accipicchia, bella poesia, trasuda rabbia e odio da ogni verso; una via d'uscita potrebbe essere il perdono...
  • Auro Lezzi il 11/11/2009 10:04
    Una rabbia veramente devastante... Si coglie e fa paura.. Povera morte che non permette riscatti..
  • Samuele Scagliarini il 11/11/2009 09:38
    ...

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