Portami vicino al mare,
lasciami ubriacare,
piangere, inveire verso tutto e tutti.
Il mio pozzo senza fondo è sempre lì,
fin da quando ero bambina.
Non potrò cambiare la mia natura,
sempre accompagnata dal malessere.
I ricordi hanno luci grigie che sfiriscono i colori.
Il presente è di affanni, apnee e qualche lungo respiro.
Ho bisogno di un sorriso incantato,
di una carezza senza pietà,
data con cosapevolezza
non per abitudine.
Chiedimi come sto
ma con l'intenzione di
capirmi e sapere veramente.
Ardo in mezzo ad un iceberg,
vestito del mio corpo.