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Lei, Poesia e gli Altri

Aveva le pareti dell'anima
colonizzate dalla muffa
della tristezza
soffocate dall'edera
del dolore invecchiato
che invidioso ne celava
la bellezza della precoce età.
Si sforzava Lei
di grattarla via con le unghie
quella muffa
di reciderla con i denti
quell'edera.
Non si accorgeva che
con le unghie e con i denti
e per inchiostro le sue lacrime
così facendo scriveva Poesie che:

per gli Altri
erano biglie sparse lungo un corridoio,
pericolose nel loro moto imprevedibile
che rendevano Lei
inacessibile ed impraticabile

per Lei
erano i diversi gradi
della statua a tutto tondo
del suo più grande ed arrogante
fallimento esistenziale.

 

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5 commenti:

  • GiuseppeCristiano Merola il 01/09/2010 01:02
    Il tema di questa poesia mi piace molto ma non mi convice molto come l'hai costruita... cmq bravo
  • Anonimo il 23/07/2010 12:37
    è una poesia bellissima, ci ho rivisto la mia, di anima, purtroppo. bravo/brava... purtroppo. P
  • I. mpersonale F. ottuta-mente il 13/11/2009 22:40
    1. sola con la sua solitudine
    2. inquietamente insoddisfatta
  • Marcello Caloro il 13/11/2009 21:00
    Interessante sino ai ": "... Poi?
    Sdrucciolosa per gli altri, oliata, inafferrabile e quindi sola con la sua solitudine?
    Per contro soddisfatta della sua opera a tutto tondo? Appagata narcisisticamente o inquietamente insoddisfatta?
    Ciao. MAr.
  • loretta margherita citarei il 13/11/2009 16:07
    ben scritta

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