Straniera in un mondo di anormalità...
vago nel sentiero della vita seguendo
i solchi delle rughe del
mio cuore stanco.
Vedo, sento, ascolto cose che
gli altri non vedono
non sentono
non ascoltano.
sono pazza?
forse ti sembro pazza?
Parlo delirando una lingua
che mi fa sentire sola
come un sorriso il giorno del mio funerale
sola come un arcobaleno senza cielo...
La chiamano sensibilità,
questa frustata all'anima
per ogni respiro esalato.
È una punizione divina sentirsi così diversa,
incatenata da mille parole vuote
lacci di una stretta camicia di forza
intessuta dalla poesia
capace di necrotizzare
il respiro della speranza
e nel mio sguardo trasparente
riflesso un solo sentimento
io sto male