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La diversità di cultura è ricchezza completamento di essere

Percependo il diverso
approdi ti approcci in umile incuriosito naufrago su spiagge dagli occhi di sabbia totalmente diversi

scoprendole
simili nella fonte delle essenze

Amanti il divino Amore

rompi senza indugi i tuoi ormeggi le tue statiche sculture

Ami
bevendo
ad ampi sorsi
abbracci
in un prolungamento di sor gente il completamento restaurante di

Te stesso

 

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8 commenti:

  • Aedo il 16/11/2009 23:58
    Bellissima poesia, di cui condivido pienamente e incondizionatamente il messaggio. Bravissimo, Vincenzo!
    Ignazio
  • Anonimo il 16/11/2009 19:37
    costruire se stessi, giungere a capirsi e a farsi capire nel profondo è impresa complessa, ma non impossibile: serve buona volontà, capacità di mettersi in gioco, spirito di avventura nell'incamminarsi lungo le esperienze della vita e soprattutto non bisogna avere pregiudizi nel relazionarsi con gli altri, ognuno può offrire qualcosa e da ognuno si impara qualcosa. Se la diversità è vista come un modo per arricchirsi, per crescere come persona confrontando i vari punti di vista e non come un ostacolo insormontabile allora il nostro io diviene un crogiolo di esperienze particolari e significative, la nostra mente diviene colorata, come Ulisse siamo pronti a godere delle cose semplia raccogliere di continuo frutti maturi dalle nostre esperienze senza aver paura di guardare al di là di un confine. Scrive Marco Aime in "Eccessi di culture": "A incontrarsi o a scontrarsi non sono culture, ma persone. Se pensate come un dato assoluto, le culture divengono un recinto invalicabile, che alimenta nuove forme di razzismo. Ogni identità è fatta di memoria e oblio. Piú che nel passato, va cercata nel suo costante divenire". Complimenti, ciao
  • Anna G. Mormina il 16/11/2009 15:06
    ... se fossi nata in Giappone, avrei certamente un'altra cultura... non è facile ma, perchè non cercare di "guardare anche più in là?"... bellissima Vincenzo!!!
  • Anonimo il 16/11/2009 11:14
    bere alla fonte del sapere.. una sete che non si placa.
    grande, maestro
  • Anonimo il 16/11/2009 10:49
    non mi basterà una vita... per capire, evolvermi. Mi aggrappo disperatamente al presente cercando di cogliere ogni bagliore e ombra che l'attimo mi offre...
  • Anonimo il 16/11/2009 09:59
    quanto verita' in questi versi... e quanto e' maledettamente difficile..
  • Auro Lezzi il 16/11/2009 09:30
    Concordo perfettamente.. soprattutto non avendo nel mio personale dizionario la parola "diversità".. in vero neanche la parola "moralità" ma quest'altro è un discorso un po' complicatuccio.. Biciè ma i bagordi della domenica ti portano a filosofeggiare il lunedì mattina..?? Però il poeta è sempre pronto a bussare da dentro ehhh...
  • Anonimo il 16/11/2009 09:08
    Completare se stessi è un'opera titanica, di incredibile ricercatezza e fatica immensa. Beato l'uomo che raggiunge l'oblio.

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