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Lagrima

Credo che,
Mio padre,
Nelle sue ultime ore di vita,
In quella notte d'estate,
Lo sapesse.
Sapesse che i suoi occhi non avrebbero più veduto.
Sapesse che non avrebbe mai più proferito parola.
Né avrebbe potuto tendere ancora le sue sagge mani.

Nella sua agonia,
Nel suo smisurato dolore,
Egli lo sapeva.
Sapeva che sarebbe partito per sempre.
Attraverso gli spazi siderali,
Lasciandoci sperduti.

Era tutto scritto in quella lacrima
Stranamente esile,
Che scendeva lentamente,
Nata dall'angolo socchiuso del suo occhio sinistro
A percorrere uno spazio infinito
Seppur molto breve.
E in quell'Eterno tragitto
Essa lasciava dietro di sé
La traccia di un immenso dolore.

Una lacrima,
Sgorgata all'ultimo,
Che io avrei voluto fermare e raccogliere
Prendermene cura
E rassicurare colui che l'aveva
Così faticosamente
Liberata.
Una lacrima di saluto
Di mio padre, cosciente.

 

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6 commenti:

  • Anonimo il 27/04/2011 17:36
    molto sentita, un dolore che resta dentro un abbraccio Salva.
  • Anonimo il 29/12/2009 20:02
    Bella bella... ho provato una forte emozione. I versi hanno una forza che non scade mai nella scontata ricerca di fare sensazione... eppure ci si sente scossi. Molto apprezzata... e poi più nulla?
  • loretta margherita citarei il 18/11/2009 18:42
    commovente brava
  • Anonimo il 18/11/2009 12:52
    Visioni della sofferenza descritte con un tocco delicatissimo. Bella. Emozionante.
  • Anonimo il 18/11/2009 11:02
    5 stelle!!! non riesco ad aggiungere altro...
  • anna rita pincopallo il 18/11/2009 09:38
    Poesia sublime... mi ha emozionato tantissimo. Anche se dolorosa ma piena di amore!!!!

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