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Notti di luglio

Notti di luglio : echi e silenzi per chi li sa ascoltare ;
e il mare, come quei due, visioni dietro una duna,
silhouettes di sovrani di un lontano regno,
con me inutilmente attende.
Mal vestita, con le labbra serrate
senza gli occhiali ho sentito la tua voce
chiusa come la noce nel suo mallo.
“Questa non è la vita tua! Tu vali di più o forse sei un’inezia:
ma quella gente non può portarla via!”
… E piangevi e ti soffiavi il naso…
“ In un vaso non può vivere un castagno.
un vero lupo in una protesi di bosco,
o il giunco fuori dal suo stagno.”
Per questo solo io non ci perdòno. 
Ora lecchiamo un cono dal colore strano
come le ferite che ci portiamo addosso.
Le puttane non vanno lapidate,
le fate sognate, le streghe solo amate.
Solo elfi con le tue sembianze,
mi vengono a tenere compagnia.
Non passeggio più per quella via,
ove facevi il guitto con il tuo panino 
e un condiviso cono d’identico destino.
So che non soffi il naso come prima 
su quella panchina che hanno sradicato;
dove l’odore di piscio e fiori marci
e il selciato dove sono scivolato
ho tanto amato come di te ogni cosa.

 

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2 commenti:

  • Donato Delfin8 il 08/01/2009 03:01
    Carina. Grazie a presto
  • Luigi Lucantoni il 20/01/2007 23:46
    Filantropia e sentimenti amorosi. Sicuramente bella.
    In merito al mio aforisma volevo dirti che il soggetto non era la morte (o il morire) ma l'esperienza di vita e la sua consapevolezza.

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