Spesso dall'alto della collina,
osservavo rondini volare,
descrivere cerchi neri
libere di essere loro stesse.
Noi, esseri senza ali
oppressi da una società senza volto,
ci fermiamo a pensare
e a desiderare di scappare.
Com'è dura indossare una maschera,
non riuscire a sentire nel cuore
il respiro del mondo,
oppure non volerlo.
Il desiderio colpevole di superbia,
è conseguenza di mali superflui.
La vita è un incanto,
di ignota magia.
Caliamo dal viso la maschera
che cela sorrisi di maligna fattura.
Sentiamoci liberi di volare nel cielo
per non tornare a vivere l'inferno in terra