Voi
pallidi smunti esseri dai poveri appetiti
un partner che rinnovi la vostra discendenza
un posto come macellai al supermercato dell'indifferenza
feedback che confermino la vostra presa d'incoscienza sul reale
ne avete a sufficienza, è abbastanza per continuare
non rischiare
io ho solo queste povere ossa
forti appena per stringere i tubi del lavello
che gocciola ancora come la pioggia di Novembre
le cagne mi stanno lontano, sentono odore di morte
la mia donna è una Mater Tenebrarum
mi sugge liquido infetto e lo sputa sull'asfalto
infruttifero
ma ho ancora il Potere di dare nomi alle cose
e allora vi canto queste strofe intrise di sangue freddo
che non scalda le mani e non dà domani
coazione a ripetere, fusione regressiva
coazione a ripetere, incesto, maledizione
mia madre non piange più lacrime per me
e non ho niente dietro, nulla davanti
in questa palude
guerriero dell'asfalto
cerco un altare per purificare i miei panni
stenderli al Sole e mondarli dai miasmi
poi lo distruggerò finchè non resterà pietra su pietra
brucerò tutto
lucido, perfetto.