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Calipso

Guardami! Ammira
la mia fulgida bellezza.
Io sono Calipso,
ninfa dagli occhi
d'ametista.

Vieni nel mio regno,
tuffati nel mio mare
di gioie e meraviglie,
lasciati affascinare
dal mio mistero,
annega nel fuoco
delle mie labbra.

Donami il tuo amore,
non ti chiedo altro,
io sono la ninfa
dalla bella chioma
di petali d'oro.
Venerami!

Ascolta la mia melodiosa
voce e il mio canto,
Non tormentarti straniero
della tua amata lontana,
concediti a me che sono una dea.

Cosa mostra il tuo sguardo vuoto?
Forse che il mio fascino
non può nulla contro
l'amore e la devozione?
Ma non sai forse che la bellezza,
benché men duratura del genio,
è comunque migliore?

Ahimè, i tuoi occhi
continuano a sgorgare
lacrime di nostalgia.
Come posso tenerti
imprigionato qui?

Vai straniero,
torna alla tua casa,
fuggi da questo paradiso
di inverosimile fattura!
Lasciami pur qui,
con il mio telaio
e la mia amara solitudine.

 

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7 commenti:

  • Anonimo il 21/02/2011 10:36
    Mitologia e attualità si inrtrecciano in questa ode disperata all'amore!
  • Antonio Fronte il 20/03/2010 09:53
    Lirica molto piaciuta. Coinvolgente. Apprezzatissimo il riferimento omerico. Ottima e malinconica la chiusa. Straordinario questo "perdersi", forse senza essersi mai trovati!
  • chiara gondoni il 19/02/2010 22:08
    grazie
  • giuliano cimino il 30/11/2009 23:07
    bellissima la tua poesia, da ninfa
  • Don Pompeo Mongiello il 28/11/2009 19:41
    Un bel poetare davvero!
  • Giuseppe Bellanca il 28/11/2009 10:59
    bella, intensa e ricca di fantasia, ottima l'idea, poesia che si lascia leggere da sola brava.
  • loretta margherita citarei il 28/11/2009 06:21
    bella la trasposizione della mitologica dea nei tuoi versi, ma un uomo come Ulisse, non si trattiene, brava