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Assassinati da maschere societarie

Vivono attorno sorrisi e spensierati palpiti,
incantevole, visi intrisi di speranza e gioia;
nascondendo triti sgomenti nel profondo.
Fingon normalità,
celata dietro pulsioni di emozioni, di follia,
lì loquace più che mai
l'ebro libertino nell'unica maschera che trovò.
Inutilmente spendiam parole,
ma sarebbe bello se capissi
che una maschera prima o poi ti annienterà,
ricorda la tua scintilla di unicità;
mischiarti nella folla ti appaga ma annientandoti, mano a mano.

Note disparate ti ricordan le regole,
questo è il gioco delle parti,
si può essere chi vuole
attenendosi al codice d'onore
dei "gloriosi" del nostro tempo.
Non importa se vinci sapendo barare,
la storia la fa sempre il migliore a rubare.
Allora perchè tenerci queste maschere, affronta il gioco.


A me la storia non interessa se vuoi scrivila tu-

 

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1 commenti:

  • Anonimo il 17/12/2009 16:39
    Qualunque apprezzamento sarebbe riduttivo e impersonale... Io so...

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