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DIO

DIO


Mi confidasti,
fingendoti disinteressata,
quale banalità di ogni giorno:
“ suvvia, Dio non esiste,”
e subito appresi
che con te non sarei durato.
“ Che vuoi, “ proseguisti
ciondolando le dita,
“ la faccenda è manco più
argomento di salotto.”
Dunque, tirando le somme:
con te non avrei avuto da lottare.
Anche se mi amavi
come il cardo si schiude al sole
di me bramavi liberarti;
per qualche accidente che mi sfuggiva
- e sempre mi sfuggirà
se pazzo non vorrò uscirne?"
semplice semplice
stavi cancellando il nostro rapporto,
come in precedenza avevi cancellato
le futilità delle nascite,
degli oceani, della luce,
di Dio.

 

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3 commenti:

  • NICOLA RICCHITELLI il 02/02/2009 11:22
    semplice, che sa di preghiera ma molto bella
  • Ariberto Terragni il 24/11/2006 14:20
    La banalità del male, l'arroganza della superficialità rese con uno stile asciutto e incisivo.

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