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Vecchia strada di campagna

Vecchia strada di campagna, che conduci ai miei ricordi,
fra i poderi e i campi arati e gli ameni prati in fior.
Quante volte t'ho sognata! Quante volte t'ho rimpianta,
oggi qui io son tornato, ma non ti ho trovata più.
Più non v'è il vecchio mulino, con la molazza lì a sfrantare,
più non v'è il contadino, a seminare e a vendemmiare.
Più non v'è l'antica quercia, dove all'ombra riposavo,
prosciugato s'è il ruscello, in cui tante volte rinfrescavo.
Han coperto gli orizzonti, con anonimi palazzi,
non più lo scorger d'alti monti, e di splendidi tramonti.

Vecchia strada di campagna, che portavi alla balera,
che negli estati all'or di sera, tra una birra e una gazzosa,
con il tango e una mazurca, ci facevi innamorar.
Che allegria all'osteria, quanta gente che ci andava,
si scherzava, si beveva, alle carte si giocava,
poi quello che perdeva, gli toccava di pagar.
Che silenzio poi la notte! Nel ciel la luna risplendeva,
l'aria era fresca... pura e profumata, invitava l'animo a sognar.

Ieri notte l'ho sognata... l'ho rivista come era:
con il mulino, l'antica quercia, il contadino,
il ruscello che scorreva, la balera e l'osteria,
Ho pur rivisto gli alti monti e gli splendidi tramonti.
Triste è stato poi il risveglio... sei stata un sogno e nulla più.

 

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3 commenti:

  • Donato Delfin8 il 21/01/2010 12:45
    Belle immagini.
    Piaciuta
  • Anonimo il 04/01/2010 19:52
    Bella, ricordi che tornano e sembra ora come allora, di trovarsici dentro.
  • giovanna raisso il 04/01/2010 18:59
    tutto cambia e passa.. ma il sogno si solleva sopra gli "anonimi palazzi" e vola tra i ricordi.. le malinconie..
    bella

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