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Il ritrovamento del lume

Ecco... se io dovessi dirti
qualcosa di me adesso
direi che tanto è il poco
di questa stanza vuota
che oggetti vani e spazio
stan spersi dentro me.
E che stanotte stanca
potrebbe comparirmi
lucida e serena
e scorrer sì veloce
sul lungo del mio fianco...
senza toccarmi mai.

Direi... Se io dovessi dirti
qualcosa di me adesso
che a pianoterra immobile
penombra e stanco sono
sarei una finestra
imposta ad imitarla
disinnescato e scempio
resto ad osservarmi
e fermo passo il tempo.
E lui che luce fioca
apre al lume suo
che fioco lentamente
sfoca dentro me.

E dir... che chi consiglia
la loro disciplina
ridere mi fa.
Di che dovrei fidarmi
se l'aria non risolve
la mia impreparazione?
Se il cuore mio m'impone
battute irregolari
ed apre larghe mani
che sorde sembran mie
a somigliarmi meno?


Ed or, vorrei vestirmi a volte
di quella fantasia,
che il tempo
mi ha perduto.
Giacché somiglio sempre
a quello che io avrei
voluto assomigliare.
Dipinger di coraggio
che forse va cercato
negl'occhi che non ho.

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3 commenti:

  • fabio martini il 30/01/2010 09:43
    detto da te è un complimento...
  • Anonimo il 30/01/2010 09:14
    scritta male, confusionaria
  • loretta margherita citarei il 10/01/2010 15:33
    bisogna anche reagire, piaciuta

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