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Vagabondo

Oh! Lasciatemi la libertà
di queste sere di Maggio.
Il profumo di fiori e di baci
dei suoi lunghi crepuscoli.
La carezza tiepida e sognante
del vento. Le lacrime melodiose,
di una stella nel cielo.

Strada rossa Maggio 1972

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 25/05/2012 14:54
    ... una stella
    è come una poesia,
    luccica solo in cuori
    puri,
    complimenti.

2 commenti:

  • sara rota il 07/08/2007 18:12
    Il vagabondo è colui che errando ha la fortuna di vedere ciò che armoniosamente hai descritto. Bravo.
  • michele marra il 22/04/2007 17:52
    La poesia per avere un futuro deve tendere all’essenzialità.
    Superiamo il decadentismo con una nuova poetica di ricerca dei termini, di corretta allocazione della parola, di messaggio completo e compiuto, prima nella mente del poeta e poi esteso agli altri.
    La lirica non può essere solo sfogo del poeta, ma messaggio per gli altri.
    Cosa deve fare il poeta? La sua è la ricerca della parola, del termine giusto da inserire al proprio posto, della scultura del “termine” della venatura della parola, come se fosse marmo. Solo così decollerà il nuovo rinascimento della poesia.

    Michele Marra

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