Ho visto i tuoi capelli oggi,
erano arruffati con una riga
irregolare e interrotta in più punti
che separava come un labile confine
la linea di demarcazione della piega.
Quali e quanti fossero i tuoi pensieri,
quali e quanti fossero i tuoi sogni,
non seppi, ma intravidi tra le guance paffute,
un dolce sorriso, come di donna
provata, ma mai arresa alla vita.
Ho udito molti imprecare per poco,
perdere la fede e la fiducia in se stessi
alla prima contrarietà, ma nessuno come te,
Anna, piangere, sorridendo al Cielo.