Mani, mani e ancora mani,
mani a spogliare il tuo splendido corpo,
mute mani che danno il piacere,
ma orfane della dolcezza d'un delicato cuore
che chiede parole e sogni oltre il quotidiano fluire.
Ti porterò lontana, non amore mio dolcissimo,
in un luogo dove il vento scolpisce
pensieri e voleri in modo indelebile,
e il silenzio è l'eco dei nostri sguardi.