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Il fiumicello

Vedo un fiumicello
al suo sgorgar
dal monte,
dalle sue
acque limpide
e chiare
guizzar lieti
pesci e pesciolini,
et a me
inchino far
le riverenti
trote.
A sto punto
la lenza getto
e digiuno
rimango.
Ma con la pace
nel cuore
di chi
crimine
commesso
non ha,
pur se
le stelle
per lui
mai brillar
nel firmamento
senza fine.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 20/05/2012 17:04
    ... briosa come
    l'acqua di un fiume,
    ottima.

4 commenti:

  • Anonimo il 27/01/2010 23:11
    Piaciuta davvero, esprime un cuore semplice.
  • cesare righi il 27/01/2010 19:15
    caro mio Uomo Nuovo, sei veloce e guizzante come la trota che ti è sfuggita
  • loretta margherita citarei il 27/01/2010 18:35
    hai un'anima candida piaciuta
  • Anonimo il 27/01/2010 16:55
    Una Grande Persona (per chi scrive MIO DIO e MIO SIGNORE) disse: «Non di solo pane vive l'uomo..» Sic simpliciter! La poesia mi sembra scorrevole. Però, danger! Pericolo! Il verso libero paga il pegno di una certa durezza delle parole, più si cercano parole e/o sostantivi liricamente ricercati, più diventa indispensabile una forma metrica (vedi neo lirismo). D'altro canto meno la parole e/o il verbo è ricercato si sconfina nel Minimalismo e nella "forma grido", sommare le due espressività diventa pericoloso il testo pesante anche se non lo sia realmente. Comunque poesia simpatica e piacevole.

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