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La voce del sangue

Se nel silenzio di quest'ultima ora
nell'attesa furente delle pietre
se ancora non sai che la rosa
si fa cavallo con armi dimesse

Cosa avvisa la timida allodola?

La senti nel chiaro dell'alba
là al fiume pasteggi con ghiaccio
e il povero sale degli occhi
consuma le lacrime dei morti.

La sento distante, il passo è rumore.

Allora ti cerco, orgoglio di martire
la pietra e il legno son vesti diverse
la tua che ricordo era talamo d'agnello
ma l'ombra è lesta e l'alba sorella.

Acque rossastre, di piume un covo
che canta, il giorno di ieri è già sera.

 

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7 commenti:

  • Anonimo il 16/08/2011 12:16
    È meravigliosa! Bravissima Isabella! Fitta di immagini, densamenti simbolica.
  • Sergio Fravolini il 23/04/2010 16:53
    Nel caos silenzioso si capisce che è subito sera.

    Sergio
  • Vincenzo Capitanucci il 02/02/2010 12:43
    è voce questo silenzio... in un chiaro d'Alba...

    Complimenti Isabella... la pietra ed il legno sono vesti diverse... in un fiume rosso che scorre nel tempo...
  • loretta margherita citarei il 28/01/2010 20:06
    unica in bellezza, bravissima, adoro leggerti
  • Anonimo il 28/01/2010 14:59
    La tua è una poesia molto intensa. Hai la capacità di descrivere, con pochissime parole, situazioni e immagini. Direi che hai una notevole sintesi descrittiva che lascia spazio all'immaginazione del lettore!
  • Cinzia Gargiulo il 28/01/2010 13:25
    Poesia ricca di immagini suggestive. Ben scritta!
    Un abbraccio...
  • Anonimo il 28/01/2010 13:03
    ottima. mi suggerisce un paesaggio di montagna (se non mi sbaglio), una di quelle valli attraversate da un ruscello che passa spumeggiando tra le rocce, ai lati una pineta scura e il fischio solitario di una marmotta. Questo mi hai fatto ricordare. 'e il povero sale degli occhi/ consuma le lacrime dei morti': due versi abbaglianti, scolpiti, lucidi e terribilmente vividi. bravissima

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