Non scriverò
di sguardi languidi
fissi
istantanei
nemmeno di sogni
di mani intrecciate
di voli d'angeli
ma solo di pensieri
solo d'immagini
come di acini d'uva freschi
brillanti al sole
colti tra le dita in semicerchio
tra i denti
dopo labbra morbide spaccati
del succo
alla sete del gusto
dell'estasi
in polpa di zucchero
Scriverò di lontananze siderali
di odori opposti e diversi
di steppe e stanchezze d'aeroporti
e di uragani
in un bicchiere
vuoto
Scriverò
di te
e me
senza confini
così strani ed estranei
di risa
e di chiavi
e di porte
così semplici
da aprire
come bocche
per respirare
Non mi cercherai
in un futuro
supponibile
e questo non mi duole
non ti cercherò
ma lo sai
che le lucciole
le vediamo entrambi
come vedremo
passare in fretta
le nostre distanze
salutarci da finestrini come lampi
e baciarsi
ad occhi chiusi
come la vittima
e la sua
fortuna.