Quieta scende la sera, coprendo in silenzi,
i tetti e le piccole vie scoscese e deserte.
Dai comignoli neri, salgono fumi scomposti dal vento,
mentre al camino che arde e lapilla,
una donna prepara la cena,
in un paiolo di rame, ad una catena sospeso.
Una nenia di mamma, addormenta un piccino.
ed un vecchio assonnato, racconta le storie,
stringendo tra le mani callose, un nodoso bastone.
Il suo viso è solcato da rughe,
ed uno sgualcito cappello,
rende il suo viso ancora più bello.
Su di un tavolo, ferito nel legno,
l'onesta minestra che fuma, delle fette di pane raffermo,
e povere cose che ha dato la terra, la fame che resta,
e i racconti di fatiche e di stenti,
ed una brocca che difende un ultimo goccio di vino.
Al finir della povera cena, un grazie è rivolto al Signore,
per quello che la terra ha donato.
Negli sguardi di tutti, c'è forza, c'è speranza,
fede e pazienza... forse domani chissà?...
sarà più abbondante la mensa.
Vi ringraziamo Signore, e lodato sia sempre il Tuo nome.