L'ali del delirio
rapiscono l'essenza
in insurrezione sensoriale,
strappandola al giogo
dell'assuefarsi al tempo
Fuggono l'iridi
l'monocromatico sguardo
dell'emaciata abitudine
Tra rantoli asfittici
ritrovo l'respiro,
candore spiralato
d'atomi sferzanti
in cerulee movenze
Da latomie cardiache
tracimanti un vacuo imperante
il petto è in evasione
Or destate le spoglie
trasmigrano calzando
vermiglie vestigia di libertà.