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Quella porta

Quella porta chiusa
tetra come la notte
nega il transito
alla mia fantasia.
Non c'è più via,
solo riva di sabbia
orfana delle orme
lasciate dalla follia.
Non c'è chiave,
non c'è serratura,
non c'è parete,
solo un pugno infranto!
Con sensi sconvolti
VEDEVO la mia musica
ASCOLTANDO l'arcobaleno,
abbracciavo l'impossibile
e sapiente omertà.
E l'anima restò sola,
ma testarda e vincente
scivolò via lentamente
ignorando quella porta!

 

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3 commenti:

  • laura marchetti il 17/02/2010 17:54
    l'anima non ha confini... come la tua poesia!
  • Teresa Pisano il 09/02/2010 07:43
    Piaciuta molto... Bravo
  • Daniela Treccani il 09/02/2010 04:54
    Ma che bella, sai spesso le porte non sono chiuse per evitare che altri si facciano male

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