Pace a te 2009
che m'hai illuso,
agli inizi,
come ogni nuovo amore.
Pace a te 2009
che lentamente
m'hai corroso
come acida goccia
scavandomi l'allegria.
Pace a te 2009
che avido
ti sei nutrito,
invisibile zecca
dell'energia non fisica
che m'appartiene.
Pace a te 2009:
ci siamo salutati
con dignitosa educazione
come coniugi stanchi
dopo sentenza di divorzio;
girandoci le spalle
abbiam proseguito
a passo calmo e certo,
tu allo scaffale dei ricordi
io tra le braccia del nuovo inganno.
Pace a te 2009.
E a me.