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PENELOPE @

Nessun messaggio,
sentenzia la schermata,
carceriere inflessibile,
gelido boia,
esegue via modem
una condanna antica,

antica quanto il vento,
che quasi strappava le vesti,
le avvitava alle gambe ed al ventre
di quelle donne,
in attesa sugli scogli,
lo sguardo acceso
da promesse di marinai,
gli occhi inariditi
dal deserto di un orizzonte
non increspato da alcuna vela,

antica quanto i monti,
graffiati dai sentieri
lungo i quali si erano mossi
i primi, faticosi, passi,
dei lunghi viaggi di coloro,
che, sulle porte dei casolari,
avevano deposto,
su labbra trepide di pianto,
il bacio di Giuda
di un ritorno spergiurato,

antica quanto mille e mille torri,
spazzate dallo strascico
degli abiti da fiaba
di castellane agghindate
davanti a specchi
ogni mattina più nemici,
che, col passar dei giorni,
risucchiavano qualunque sorriso,
restituendo perfidi riflessi
di rughe, di capelli senza vita,

antica quanto le dita di Penelope,
aggrappate ai fili del telaio
con lo stesso, angoscioso gesto,
con cui le nostre,
anzichè le calde lane,
sfiorano file di rigidi pulsanti.

 

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13 commenti:

  • Anonimo il 15/04/2010 15:18
    ho molto apprezzato questa lettura. Veramente bella e credo interpretativa...
  • Anonimo il 15/06/2007 09:24
    Mi porti in mondi conosciuti e provati nel profondo dell'anima. Bellissima la tua Penelope che in questo momento divanta anche un po' mia. grazie. ciao
  • laura cuppone il 12/04/2007 18:59
    Laura... ti faccio i miei più sentiti complimenti. Bello il tema trattato, bella l'esposizione, scorrevole e sentita... sei proprio molto brava... grazie per l'emozione... L
  • pierluigi ambrosini il 15/01/2007 18:52
    Bella, seppure qualcosa mi sfugge...
  • Dora Millaci il 03/01/2007 17:03
    ebbene, laura, che tu abbia scritto di un'esperienza reale o immaginaria, importa davvero poco. il tema che mi sta a cuore è quello della dipendenza affettiva, che - come tu descrivi egregiamente - appartiene, forse, più al vissuto femminile che a quello maschile, attraversa i secoli e si veste di forme nuove solo apparentemente. ancora complimenti.
  • laura ruzickova il 03/01/2007 16:13
    per Caterina, e per altri che leggono, un grazie per chi ha letto questa mia come un vissuto personale, mentre io ho cercato di cogliere qualcosa che appartiene ad una condizione dell'animo più ampia. Forse vuol dire che so scrivere con passione anche di qualcosa che non mi riguarda direttamente, o, almeno, non in questo periodo.
  • Dora Millaci il 03/01/2007 12:38
    non posso non inviarti un altro commento, tanto trovo bella questa tua poesia... che peraltro mi rattrista e mi fa rabbia. svincoliamoci dai ruoli, dai luoghi comuni: fa che siano gli altri ad attendere Te... sii Penelope... ma "Penelope alla guerra", o semplicemente una bellissima Penelope, una deliziosa Nausicaa, una scaltra Circe... sii tutto, inafferrabile.
  • Dora Millaci il 30/12/2006 14:09
    gli innamoramenti virtuali sono pericolosi quanto quelli reali: il pericolo è comunque costituito sempre dallo stesso soggetto... il famoso facista che ti rifila lo scarpone sulla faccia! molto bella la tua poesia e molto condivisa. in compenso però noi donne abbiamo un grande privilegio: il gioco. gioca mia cara, gioca con la testa e con il ventre... il cuore lascialo in cassaforte, preservato e intatto.
  • Enrico Boncompagni il 29/12/2006 08:34
    Una poesia potente.
  • alberto accorsi il 28/12/2006 21:42
    Bella, cruda e tenera.

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