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Inesistente

... mani infinite,
come menzogne
verità seppellite
in avelli reconditi;
ma andare più in là,
ogni volta più forte,
perdersi in errori
liberi come uccelli
nei cieli tersi che sporco
con braccia immense
stringere tutto,
malgrado noi: la nera vergogna,
prima che venga l'ora,
prima che non possa far niente
contro tutto già scritto
se non pelle splendente.

Nostalgia su drappo discosto,
corteggia venti cocciuti,
brama sempre in piena
sfiora nuvole puritane,
di un corpo troppo vuoto
da scoprire, da catturare
le vanitose stelle le segui,
anche oggi dura,
come lanterne nel bosco scuro,
anche oggi consuma
le fiamme più belle
alla ricerca di un mondo-casa
da cui staccare la mente,
mentire è dire che niente
era se non poesia
espansa dall'evaginazioni.

Diversa l'evoluzione,
malgrado gli sforzi di seguire caini
in un continuo bla bla bla.
Diversi i mezzi di locomozione
verso la fine di un'età vomitevole
in cui ti perdonano:
il sogno è andato

e il danno è
non far niente per fermarlo
nella corsa sfrenata...
inesistente. Le hai tagliate.

Le ho tagliate per sempre.

 

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