Celestiali,
quanto impietosi ricordi
invadono la mia mente,
lasciata troppo tempo
sotto cumuli di polvere.
Chiudo gli occhi,
inebriandomi di sacri profumi
che si spandono tutt'intorno,
inghiottendo emozioni.
Volo,
con gli occhi di un gabbiano,
carezzata da arcobaleni
sfioro le nuvole
nelle pieghe del cielo
al di là dei pensieri.
Una visione,
rapida e silenziosa avanza,
due impronte
disciolte tra la sabbia,
che restano sospese
nelle tenebre indolenti
scavando un'alba antica,
dove tutto,
anche il tempo che scorre,
diventa
parte di Noi.