Un organo è pur sempre un organo
comunque lo si scriva o lo si chiami
che sia strumento musicale
o in carne ed ossa importa poco
basta guardarlo o solo immaginarlo
per rivelarsi, tragicamente,
pensiero astratto e vago.
Inesplicabile nella sua naturale
e complessa concretezza
anche quando la relativa
e momentanea percezione
lo fa apparire semplice e tangibile
intimo fino allo spasmo
resta, in realtà, nel paradosso,
un eterno ed insolubile straniero.