Di chi siamo servi? Ecco il dilemma...
Siamo i figli di Dio o servi?
Chi vede qui il problema
ed esser servo ci sembra offensivo,
perchè da figlio non si comporta,
ma segue invece il suo istinto compulsivo.
Istinto non è dell'anima o d'intelletto,
non è cosciente, per cui non è perfetto.
Segue impulsi, passioni, trasgressioni.
non è lucido per seguire vocazioni.
Dio, pero, è un padre santo e geloso,
non vuole vedere i suoi figli
per le strade sporche e impetuose.
Lui ci ama con amore fedele e sincero,
non ci abbandona e nel nostro ritorno spera.
Dio è giusto e ci da la scelta
di seguire la luce o di fare come lo stolto,
che per la sua inguaribile follia
vive nel peccato senza malinconia.
Cerca il denaro ad ogni costo,
accetta tutte le indecenti proposte,
pur di fare carrièra va sempre più in basso,
e quando pensa di salire, cade in fondo ad un fosso.
Solo lì si accorge che è troppo buio,
in quel fosso puzzolente ha perso il proprio "io",
e grida, implorando, nella sua sofferenza
di avere almeno una speranza.
Non ride più, non spettegola e non si compiace,
perché in quegl'abissi a nessuno piace.
Lui lì è "nessuno", è l'anima persa,
non ha più il potere di essere diverso.
Non possiamo peccare un po' qua e un po' là,
sperando che Dio ci perdonerà.
Dobbiamo prendere una seria decisione:
servire il Signore con le nostre azioni.
Delle tenebre, cosi, non avremo mai paura,
il sole abbagliante illuminerà il nostro futuro.