E rimarranno sogni.
Com'io a mirar distratto
verdi foglie d'arancio,
ascoltando gli uccelli
e il vento parlare,
e il triste ricordo
che non ha consolazione.
Il canto di primavera ormai
s'è svegliato e rimango
a guardarlo,
rapito da nuovi profumi,
ma pur sempre schiavo
di secche intenzioni.
E guardarti si persa
in un vuoto di vetro,
riflesso d'un mondo
distratto e lontano,
mi scalda il cuore
e ciò che è rimasto
di questa stanca
anima.