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Cometa

Scivoli sul velluto
tra i fischi assordanti
dei freni
dai treni popolari
e le movenze regolari
della massa di passanti.

Concentrato
di corpi nel seminterrato.


Scroscia acqua
da tubature celate
e fredda è l'aria
dopo una dipartita,
sferragliante cometa.

Rapito un istante
dal lurido ventre
che stanco attraverso,
che ancora attraversa
le "nostre" distanze
da un vitreo presente
lontane sembianze

dal finestrino di un treno.

 

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4 commenti:

  • Maria Rosa Cugudda il 27/01/2011 21:54
    versi che espandono musicalità nell'animo, apprezzata!
  • giuseppe laurora il 18/01/2011 20:22
    bella poesia complimenti davvero
  • Anonimo il 03/03/2010 14:14
    Ehi, componimento assai buono, unico consiglio: prova a scrivere come mangi! Sarebbe più forte e meno sterile quella sensazione che traspare e che poi è lo stesso cuore del componimento.
  • laura marchetti il 02/03/2010 12:37
    una cometa che rapisce le nostre vite vitree presenze,

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