A nulla valgono
dita, unghie, gesti sapienti
nessun laccio trattiene.
E liberi vagano.
Ballerine agghindate
dalle graziose mosse
col pugnale velenoso,
così inatteso.
Timbrano pagelle senza turni, orari
eppure costanti,
ineluttabili.
Sul cuscino del tuo fianco
s'adagiano pigri
con occhi lucidi
e fame di vampiro.
I tuoi neuroni lunapark:
tu, guardiano,
nascondi pure i biglietti,
puerile mezzuccio,
entreranno.
Non hanno confine
i cattivi pensieri.