Oppure delle primavere spente
attraverso il chiasso delle fiamme
luna di pece di orbite di falene
i semi della mia età due volte
di ciò che è noto dal nudo paradiso
con oscure vocali Insano
alla pagina sveli.
Ascoltando del niente il sillabico cadere
lucido frutto di bronzo innaturale di uomo
come giorni navigano il vuoto
come parole arrestandone il corso
costeggiando le rive di quattro stagioni
nel Cielo vivo nella piega di una gioia
nella fine a cui devo la mia luce, ritorna.