come un bimbo
emette il primo fiato, in terra di Siria
adolescente, corteggia l'isola di Zante
avanza radente
portando seco, sabbia e rabbia
sferzanti scorrerie
sulle distese Mediterranee
branchi
d'impetuose onde, piegate
alla sua volontà
d'implacabile cavaliere
schiumanti, infuriate, instancabili
ha del collerico
l'agòne dei contendenti
d'appresso ai ligustici profili
sconvolgono
l'orizzonte acqueo, le silenti distese d'alghe ondeggianti
sfuggono al controllo di messer scirocco
gli irriconoscibili marosi
di rara violenza
è l'attacco alla frastagliata barriera rocciosa
cinica
è questa mareggiata levantina.