Al guizzo della carne
raccolsi quel che di me restava
dopo notte balorda..
presi posa plastica
di fotogrammi pallidi
per scrivere su istanti
di film rivisti a noia.
Nelle strade calpestate frugai
e dai lamenti di cassonetti blasonati
ripescai certezze vetrose..
allontanai quel quadro
sfocato dalle flebili attese
per uscire dalla sequenza madre
di una trama a fosche tinte.