La morte vilmente s’accosta
t’alliscia, t’incute timore
la scansi e pensi che tanto
non tocca, non sfiora, non guarda
invece lei t’attende paziente
celata, ombrosa, racchiusa.
Poi d’un tratto t’offende,
ti strappa un pezzo di cuore:
per quanto grande e cattivo
è il tuo pianto
scopri che nulla, in confronto,
è il cupo terrore.
Sai che è per te
Il destino incolore.