carri merci, kapò, tatuaggi, filospinato
parole sporche di storia
ferale
baracche piene di anime
accatastate
scremate, ridotte in cenere
neanche fossero, materiale per bivacchi di guerra
e il fumo, s'alzava lento
volute carnee
saturavano l'algida aria
acre
l'odore ma, anche l'animo dei tormentatori
spregio e mercato nero
di sentimenti e membra
percosse, oltraggiate
fra sferzar di tormente e lutulente pozzanghere
scarne, diafane figure
ridotte a ombre
dall'inedia e dalla inumana follia
inenarrabili ed infinite agonie
ad Auschwitz.