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poesiaccia

"Nuvole d'aceto piovono, acri e intense
sul mio passato.
Nuvole di solitudine.
Superarsi, eccedere, tutto ormai sa di lontananza.
Gli ultimi fuochi spenti, fumi scoloriti.
Cime spudoratamente azzurre, appena appena fili di candore."
Quanta assenza!
Debolezza ardita di descrizione oscene.
E l'alba e l'illusorio giorno e poi la notte,
idilliache fasi taciute ancor prima di ignorarle.
E come se non fosse mai successo,
spiaccicarle sopra fogli
come niente.

 

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2 commenti:

  • antonella ninni il 31/01/2007 05:00
    ciò che la poesia a volte descrive è ciò che di più futile si possa dire. ammiro il tuo punto di vista.
  • Luigi Lucantoni il 23/01/2007 23:54
    Il tuo stile non vuole coscientemente essere chiaro.
    Forse perchè sei costantemente incavolato. Spero che se troverai almeno nel sito un po' + di comprensione ti distenderai e ti farai apprezzare di +. Molti non amano leggere cose aspre. A me non dispiace e ti dico che in realtà ci sai fare!

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