Azzurra Ishtar, di draghi e tori ornata
quadriturrita duplice tua porta,
il sacro suolo custodisci armata
ove la civiltà primiera è sorta.
A guardia sei della città fiorita:
qui Hammurabi legislatore siede
a stabilire chi abbia morte o vita,
ancor che in nera pietra ognuno vede.
Sul trono d'oro gravemente assiso
ausilio chiede al nume dio che sorge,
le nera barba riccioluta il viso
adombra, e il guardo benvolente porge
alle sue genti, che protesse in guerra
ed ora in pace a governar s'appresta.
Giusto sovrano, sovra l'altri in terra
la grande stele a tua memoria resta.