Parole sospese
tra il bianco e il cupo grigio,
in un diafano infinito,
aggrappate
alla mia stessa anima
che da sola
vaga
alla ricerca del loro reale colore.
Parole appese
a un pentagramma
di silenzi
note scomposte
di un preludio di inquietudine,
danzano
senza far rumore
nell'intrecciato labirinto
del mio esistere.
Parole intrappolate
in damascate lacrime
che sgorgano mute,
apostrofate al nulla.
Parole disperse
in un oceano di grigiore,
mimetizzate in pietre e sale
rimuginano
in un ridondante
silenzio.