Ciao.
Ti aspetto, come tutte le sere
e questa mi sembra più vera
mentre scende una lacrima di pioggia
ad illuminare un vetro scuro di finestra.
Ti sento correre
nei pezzi di carta che scivolano via rapidi
per terra,
sospinti da una brezza che m'investe
di parole non dette
di assenze presenti.
Ti cerco e aspetto la notte,
sapendo che sei nell'aria amica
dove nicchie contengono il sorriso gioioso
d'un bimbo.
Ti aspetto, senza parole
o come le stesse fluissero
negli increspi generosi del fiume.
Ti ritrovo,
anche se davanti ho marciapiedi vuoti,
perché il mio amore ti forma e ti tocca
colmo della infinita ricchezza della vita.
Anche la lacrima sul vetro, ora,
si è fermata
ed è ritornata acqua.