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Galli

Un margine va dato
alla stirpe continua di stoppie
pronte a bruciare
come i granai
combusti
irrecuperabili tesori

Un seguito va sognato
se non altro un pedice
una coltura batterica
esonerata dall'istinto
rimpicciolita
sovraesposta

Premura ultima scrivere
l'apoteosi in quattro righe
imbucarle senza affrancare
all'indirizzo della porta accanto
senza bussare

Alveoli tristi
di polmoni etici
camminano con imperizia
corridoi d'intrattenimento araldico
guardano la morte vecchia giacere silenziosa
forse sentono il fruscio del mare
e l'acqua della fortuna
bagnare i loro petti

Nessuno pescherà umanità
con le reti a disposizione
ma canteranno mille galli
al prossimo
tramonto

 

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4 commenti:

  • augusto villa il 27/04/2010 15:24
    Davvero notevole, cara Laura!!!
    Beh... anche il tuo stile, del resto!!!
  • tania rybak il 23/04/2010 15:33
    LE TUE POESIE SONO BELLISSIME LAURA, UNO STILE UNICO 5 STELLE ANZI 10000
  • laura cuppone il 20/04/2010 19:52
    ... amo questa poesia... un binario percorribile
    ancora
    per mia fortuna...
    anche se la fede dello spirito
    tende ora all'isolamento piuttosto che all'aggregazione
    e avendone vista tanta
    forse per superstizione
    mi avvento sul Se superiore
    come avessi un ventre
    vuoto
    da colmare...

    grazie
    Laura
  • laura marchetti il 19/04/2010 17:06
    le tue poesie sono sempre molto belle e ben curate, profonde osservazioni...

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