Nel mio cielo hanno volato
colombe e aquile.
Il mio cielo
arriva fino a sfiorare il suolo
o forse, più oltre
nelle viscere della terra.
Mentre cammino
mi scivola sotto i piedi
sussurrando alla mia fronte
parole maturate al sole del dolore.
Nel mio cielo hanno dimorato
sogni e visioni:
lassù ho creduto alle fate
che avevano occhi di bambino.
Lacrime e angoscia,
vite spezzate,
gelosie di caldo bruciante e vento gelido
hanno riempito quello spazio che ora
mi appartiene
nell'integrità di scelte
e solitudini odorose
di stagioni mai nate.