Frenetico,
alzo la testa dal cuscino
macigno pesantissimo
ultimo fardello
che sale scende
sale e scende
automobili, treni e aerei
campo vitale così ristretto.
Ascensori lunatici
che si fermano quando pare
meno opportuno
il momento,
sentenzio la rabbia
la prendo a piccole dosi,
gocce di valium
per addormentarsi
ma non sono del bosco,
e non ho così tanti bei aggettivi.
Istantanee ed ingranaggi
scricchiolano e illuminano
tutto.
In un attimo,
lentamente,
soave scrittura
che cigola sulla tastiera
non è più tempo di macchine
per il lettore
solo tempo per non averne più
di lettori.
Poco esce fuori
ma non si butta la benzina
su un fuoco che non c'è,
e non si corre senza l'auto.
Ma a volte sale, anche senza la dea
senza l'irrigidita ispiratrice
che tu fa puzzare ogni cosa
allo stremo, tranne che le parole.
Forse è l'ultima,
o ci sarà ancora voglia.
Io non sforzo,
quello che deve capitare,
capiterà.