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Favola metropolitana

Lasciarsi morire dentro
e spegnersi fuori,
coprirsi con tetri colori.
Poi scoprire che la vita ti rivuole
e allora rinasci,
ti riscopri.
Un ballo, dame e cavalieri,
luci, danze, poesie, suoni,
il suono del tuo nome.
Non aver paura di muovere quel passo,
buttare via la maschera,
riscoprire dietro la ruga del dolore,
un nuovo sorriso.
Le incertezze prese di mira
dagli orchi della depressione
e dalla sua amica compulsiva,
rompono le catene
e liberano timide bambine,
timide certezze.
Voglia di luce, colore, musica...
Poi la musica si ferma,
la fantasia si è spinta troppo
e allora rientra, il ballo finisce
la ragione scaccia il desiderio,
il pendolo riprende la corsa
e Cenerentola il suo posto,
la sua solitudine.
Fine di un nuovo inizio
o inizio di una nuova fine?

 

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9 commenti:

  • Anonimo il 06/05/2010 20:23
    Bellissima Laura.
    Le tue poesie favoleggiano sempre in un piccolo e intenso racconto.
    Brava
  • karen tognini il 06/05/2010 16:46
    Bravissima... dimmi la verità... quando stai alla cassa... e guardi la gente...è lì vero.. che la tua mente... lavora... in doppio lavoro...?

    Sei... magica
    brava..
  • loretta margherita citarei il 06/05/2010 16:15
    bella riflessione
  • Dolce Sorriso il 06/05/2010 15:51
    eh si... bella poesia
    piaciuta
  • Anonimo il 06/05/2010 12:45
    Domande a cui solo l'interessata può dare risposte. Ogni consiglio è superfluo!
  • Auro Lezzi il 06/05/2010 12:03
    i tuoi occhi anche se bassi esprimono il non dilemma.
  • Simone Scienza il 06/05/2010 11:44
    riscoprire dietro la ruga del dolore,
    un nuovo sorriso.
    Le incertezze prese di mira
    dagli orchi della depressione
    e dalla sua amica compulsiva,
    rompono le catene
    e liberano timide bambine,

    Se una cosa finisce, un'altra deve per forza cominciare,
    e non puoi aver paura di cadere senon hai mai perso
    di vista il fondo... quindi riemergerai.

    CHE IMMAGINI e CHE METAFORE BELLISSIME
  • carmela marrazzo il 06/05/2010 10:52
    Il ciclo eterno di nascita-morte rivive nei tuoi bellissimi versi: l'amore che nasce ci colora l'anima dei colori dell'arcobaleno e la fine di un amore porta il grigiore dell'inverno dentro. Ma poi per fortuna l'amore rinasce e l'arcobaleno ritorna.
    Alla tua domanda credo che la risposta sia: è la fine che prelude a un nuovo inizio!
    ciao eoskarma
  • Anonimo il 06/05/2010 10:16
    la vita ha i suoi tempi. ci sono gioie e ci sono dolori. ma non bisogna mai abbattersi, quando si trova il raggio di sole non bisogna lasciarselo sfuggire. goderne finchè si può, e poi tornare a cercarlo...
    poesia molto bella, una favola dalla morale triste, ma non sempre vera.

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